Valkiria

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Il brand, inizialmente nato da una costola della Elixir, è stato infine acquisito da VaporArt, che ha saggiamente deciso di mantenere questa linea sempre nelle sapienti mani dell'originale team di aromatieri: com'è noto, infatti, "squadra vincente non si cambia" :) Dall'iniziale fondazione, la Valkiria ha seguito una strada sempre in salita, migliorando e "maturando" di anno in anno. Si distingue nel panorama dei liquidi per ecig per la complessità delle ricette (soprattutto le più recenti), l'arditezza degli accostamenti aromatici e per la cura nel packaging, sempre accattivante e impeccabile dal punto di vista della normativa vigente.

Attualmente, la produzione Valkiria si articola su tre "Collections": Norse Mith, che raccoglie le prime produzioni, Rising Sun, presentata in anteprima al Vapitaly 2016, e Tortuga Bay, la novità del Vapitaly 2017.  Dopo un'iniziale scelta di commercializzare i Valkiria solo come aromi concentrati, la strategia è ora cambiata, perché le nuove collezioni sono state presentate inizialmente solo come premiscelati, e successivamente affiancate dalla versione in aroma. Le tre linee non sono tanto diverse da lasciar intendere che possano rivolgersi a diversi target di consumatori; ciò non di meno, si percepisce una maggiore "maturità" nella linea Rising Sun (a mio giudizio, la più innovativa) che si sostanzia in scelte aromatiche talvolta inusuali e sorprendenti; la linea Tortuga Bay nasce invece da una sensibilità verso le richieste del pubblico, che predilige aromi dolci e vaporosi; mentre la linea Norse Mith, la prima ad essere prodotta in ordine di tempo, ha un taglio più tradizionale.
Considerate le differenze tra le tre linee, ho ritenuto opportuno suddividere le recensioni in sezioni separate, raggiungibili cliccando sui seguenti pulsanti:


In ciascuna sezione sono date maggiori indicazioni sulle specificità della "Collection" e sulle specifiche condizioni di test.

L'avvento della TPD ha obbligato tutte le aziende, ad una profonda revisione del packaging relativo ai liquidi pronti. Ad oggi, i premiscelati Valkiria sono venduti con la formula "Mix&Vape": una boccetta da 30ml, contenente però solo 20ml di liquido aromatizzato senza nicotina, a cui va aggiunta una boccetta -fornita nella confezione- di base neutra con nicotina, così da raggiungere la gradazione desiderata. Oltre alla versione a zero, è possibile ottenere con il sistema Mix&Vape una gradazione di 1,5 oppure 3 mg/ml di nicotina; per eventuali gradazioni superiori (peraltro sconsigliabili, dal momento che questi sono liquidi da svapare di polmone), bisogna attrezzarsi con mezzi propri.



09/12/2015: Pubblicate le prime 9 recensioni (Brunilde, Freya, Heimdall, Inanna, Ishtar, Morrigan, Sigfrida, Thor e Xena).
17/03/2016: Aggiunta 1 nuova recensione (Valhalla).
01/07/2016: Aggiunti i 5 liquidi della serie Rising Sun.
29/05/2017: Aggiunti i 3 liquidi della serie Tortuga Bay

16/01/2018: Aggiunta 1 nuova recensione (Shinobi Ice)




Inizialmente offerti solo come aromi concentrati, ora l'intera linea "Norse Mith" è disponibile anche come liquido pronto nelle gradazioni di 0, 1,5 e 3 mg/ml, vendute in boccette da 30ml con la formula "Mix&Vape".
Per gli aromi concentrati, invece, il formato è da 10ml; le boccette, in vetro, sono di ottima fattura, con sigillo a strappo, tappo a prova di bambino e contagocce farmaceutico con punta sottile. Sul punto, segnalo che questo contagocce produce mediamente 37 gocce per 1 ml in quanto ha la punta molto rastremata. L'etichetta è in italiano (con alcune avvertenze riportate anche in altre lingue) e riporta chiaramente la data di produzione (mese e anno) e l'indicazione che la scadenza è fissata a 24 mesi dalla produzione. Viene anche indicata la percentuale consigliata di diluizione: 10/15%. Io mi sono orientato su un dosaggio medio del 12,5% e ho verificato che il gusto è intenso ma non eccessivo, per cui è possibile ridurre l'aromatizzazione se si è abituati a sapori più delicati, oppure aumentarla se si utilizza hardware che penalizza l'aroma. Non viene fornito alcun consiglio riguardo ai tempi di maturazione, ma chiedendo in giro ho concluso che non fosse richiesta una maturazione particolare, in quanto si tratta di aromi essenzialmente sintetici; un distributore mi ha sottolineato che alcuni di questi gusti contengono anche aromi naturali (sulla boccetta c'è comunque scritto semplicemente "aromi"), ma nessuno dei gusto da me testati è risultato, dopo soli 4-5 giorni di maturazione, troppo "acerbo", nemmeno quelli contenenti vaniglia o note custard.
Tutti i 15 gusti della serie Norse Mith sono attualmente disponibili anche nella versione aroma, in formato da 10ml, al prezzo (al momento) di € 7,32. C'è una prevalenza di gusti dolci e cremosi, una buona presenza di fruttati e pochi tabaccosi. Come impressione generale, basata sul test di 10 gusti, direi che si tratta di aromi di buona fattura, ma non tanto da elevarsi al di sopra dei concorrenti; i gusti sono ovviamente personali (come anche l'hardware utilizzato e lo stile di svapo), ma io ho trovato ottimo solo un aroma su 10: tutti gli altri -eccettuato un tabaccoso mediocre- sono risultati al mio palato mediamente buoni, ma nulla più. Sono comunque aromi complessi, basati su abbinamenti talvolta molto originali ed in genere (ad eccezione dell'albicocca nello Xena) piuttosto bilanciati, anche se talvolta alcuni ingredienti menzionati nelle descrizioni ufficiali sono risultati al mio palato praticamente assenti.

Chiudo come di consueto, chiarendo che tutti gli aromi della linea Norse Mith qui recensiti mi sono stati forniti dagli amici @Shax e @Zio di Esigarettaportal.

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Le condizioni di test, per tutti gli aromi, sono state:  
* Base utilizzata (PG/VG): in generale 50/50; per il tabaccoso Thor, 60/40; lo Xena è stato testato con base 50/50 e 20/80.
* Concentrazione aroma: 12,5%, se non specificato altrimenti.
* Nicotina: 6 mg/ml  
* Hardware utilizzato (se non specificato altrimenti): atom "510" ibrido Cisco HH.357 short barrel da 2 ohm, in variwatt (6-11W) su eVic classica.
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Brunilde ("Pastafrolla, Cioccolato, Arancia") Anche se svapato in un sistema (il mio atom da dripping Cisco HH.357) non ideale per un gusto dolce/cremoso, il sapore è intenso e pieno, grasso, dolce. Si riconosce immediatamente una buona pastafrolla aromatizzata all'arancia, molto convincente; non presenta evidenti note "crust" e qundi il sapore è di pastafrolla cotta ma non bruciacchiata. L'aromatizzazione all'arancia è riconoscibile ma non invasiva; l'aroma utilizzato forse non è fedelissimo (ricorda un po' le caramelle all'arancia), ma è comunque di buon livello e non risulta artificioso.
La componente di cioccolata menzionata nella descrizione ufficiale è invece, al mio palato, del tutto assente. Giudizio personale: Molto buono.

Freya ("Cheesecake, Mirtillo, Biscotto, Zucchero")
Questo aroma mi lascia un po' dubbioso: riesco ad intuire il "progetto" dell'aromatiere, ma mi sembra che il risultato finale non sia memorabile. Mirtillo e biscotto sono convincenti (soprattutto il mirtillo: si sente che è di buona qualità), lo zucchero lo si ritrova senza problemi nella generale dolcezza del bouquet, mentre il cheesecake si limita ad una nota non ben definita -un po' burrosa e un po' acidula- che permea il gusto complessivo. I vari ingredienti non si legano bene tra loro, e anzi tendono a creare contrasti aromatici che potrebbero non piacere a tutti (per es. non piacciono a me...). Il problema non è di poco conto, perché alcuni ingredienti (biscotto, cheesecake) rendono al meglio a temperature più alte, a cui il mirtillo non regge.
Nel complesso, direi che in giro (anche nella stessa linea Valkiria) c'è di meglio.
Giudizio personale: Discreto.


Heimdall ("Marron glacé, Panna montata, Caffè")
Il connubio tra caffè e marron glacé (o meglio, castagna, perché non ha quella componente dolce della glassa) crea un gusto intenso, tendenzialmente secco, vagamente legnoso, con un retrogusto amarostico, che si potrebbe definire quasi tabaccoso: senz'altro esistono in commercio aromi spacciati per tabaccosi che lo sono meno di questo Heimdall. La panna montata, sulle prime non si riconosce, ma dopo qualche tiro, soprattutto in esalazione, la si avverte più nitidamente e si apprezza la sua capacità di smussare la generale asprezza delle componenti principali. Io non amo castagne e marron glacé, perché in genere questi aromi hanno un retrogusto stucchevole e pesante (come per es. nell'eliquid Earth Brother di Halcyon Haze); ma qui il dosaggio è corretto: la castagna è presente, anche nella persistenza dopo l'esalazione, però non risulta eccessiva o fastidiosa. Il mio giudizio personale, comunque, non può non tener conto della mia personale avversione per questo gusto.
Giudizio personale: Discreto.


Inanna ("Cioccolato al latte, Menta crespa, Liquirizia")
L'idea alla base di questo aroma, di una sorta di "After Eight" arricchito con la liquirizia, non è male; però all'atto pratico il mix non funziona come dovrebbe. La liquirizia è decisamente predominante nel bouquet, è piuttosto dolce ma viene resa fresca e pungente dalla menta; mentre il cioccolato al latte si riduce ad una nota di sottofondo non tanto convincente né particolarmente gradevole: ha un gusto un po' pesante, come di castagne, più che di cioccolato, anche se comunque bisogna concentrarsi per avvertirla, essendo molto blanda. Nel complesso questo Inanna non è un cattivo aroma, se si rinuncia a ritrovare nel gusto la descrizione ufficiale; personalmente, non mi convince molto.
Giudizio personale: Discreto.


Ishtar ("Liquirizia nera, Anice, Menta crespa")
Un mix tendenzialmente balsamico, che però non rinuncia ad una buona dose di dolcezza. La liquirizia e l'anice, come era prevedibile, si fondono bene insieme, garantendo un gusto convincente e dolce, che ricorda le rotelle di liquirizia Haribo, più che i tronchetti di liquirizia purissima Saila. La presenza della menta è discreta, non invasiva, e regala una punta di freschezza che fa da piacevole complemento al bouquet. Un mix semplice, basato su buoni ingredienti, che forse non fa gridare al miracolo, ma risulta molto piacevole da svapare ed è utile anche per "resettare" le papille dopo lunghe sessioni di svapo.
Giudizio personale: Buono.


Morrigan ("Frutti di bosco, Ribes nero, Menta crespa, anice")
L'odore della boccetta contiene una nota pesantemente dolce -che non ho mai trovato particolarmente piacevole- che ricorda il Red Astaire; ma come il Red Arstaire, poi allo svapo il mix aromatico sorprende piacevolmente.
Il Morrigan è un complesso mix fruttato che ruota intorno al gusto dei frutti di bosco; il bouquet è decisamente dolce, anche grazie alla discreta presenza dell'anice, che risulta abbastanza moderata, così da non distrarre l'attenzione dagli ingredienti principali. La dolcezza è intensa, soprattutto sulla lingua durante il tiro, ma all'inalazione è piacevolmente smorzata dalla freschezza della menta e dalla gradevole punta asprigna del ribes.
All'inizio ho menzionato il Red Astaire, ma sottolineo che il Morrigan non è analogo al Red; anche se i due aromi hanno dei punti in comune che potrebbero rendere il Morrigan piacevole al palato degli amanti del Red.
Giudizio personale: Ottimo.


Sigfrida ("Mandarino, Rhum, Marron glacé, Panna montata")
Questo aroma mi ha riservato una sorpresa positiva, perché -come ho accennato per l'Heimdall- ho un certo rifiuto per castagne e marron glacé, ed ero quindi preparato ad un aroma non particolarmente piacevole. Ed invece, il bouquet del Sigfrida è dominato dall'abbinamento tra mandarino e rhum, dolce ed aromatico, reso ancora più morbido da un accenno (non di più) di panna montata. La castagna c'è, ma si riconosce soprattutto in alcuni momenti dell'inalazione e dell'esalazione, ed è sempre molto discreta (a patto di non salire troppo con i watt), si limita a creare delle sfaccettature un po' "terrose" che rendono il bouquet più intrigante.
Giudizio personale: Molto buono.


Thor ("Sigaro cubano, Whisky")
Io sono un grande amante dei tabaccosi, e quindi sono anche piuttosto esigente; e questo Thor, lo dico subito, non mi ha convinto. Per quanto ovviamente sia conscio che si tratti di un aroma sintetico, e quindi non mi attenda la resa aromatica di un estratto naturale di tabacco, trovo che la componente tabaccosa non sia particolarmente realistica: è pesante, dolciastra, con delle sfumature legnose (forse riconducibili al whisky) che mal si conciliano con la generale morbidezza e dolcezza del bouquet. Per quanto la sensazione alcoolica sia presente (moderatamente) e piacevole allo svapo, nel complesso non mi sento di consigliare questo aroma.
Giudizio personale: Mediocre.


Valhalla ("Crema alla nocciola, pistacchio, mandorla")
C'è chi sostiene che il Valhalla assomigli alla Nutella; personalmente non sono d'accordo, ma indubbiamente ci sono delle somiglianze. In primo luogo, la burrosità: il Valhalla è morbido, dolce, e cinge la lingua e il palato in un caldo abbraccio. Poi c'è la cioccolata al latte, corposa e mai amara; e un tocco di nocciola, più secca e tostata. Però c'è anche dell'altro, e aggiungo: purtroppo. Avverto infatti una nota pesante, non propriamente sgradevole, ma che... "non ci azzecca" con il resto del bouquet! E' una nota più secca, che istintivamente mi viene da definire tabaccosa, e la si percepisce anche nel profumo del vapore esalato. L'ho notata subito al primo tiro, in dripping su Cisco HH.357 (che, ricordo, è alimentato a mesh+wick) e poi piano piano, per fortuna, l'ho percepita sempre di meno, riuscendo finalmente ad apprezzare gli altri ingredienti. Ma se si passa all'ovatta, la nota "tabaccosa" ritorna prepotentemente in primo piano: il bouquet continua a rimanere dolce e burroso, e la cioccolata continua ad essere presente, ma questo "ingrediente segreto" rifiuta di farsi da parte.
Anche su un atom più arioso (e con controllo di temperatura) come l'eGo One la nota "tabaccosa" è ben presente, ma acquisisce sentori di tè e camomilla che con gli altri atom si riducevano ad una vaga nota dolce; anche gli altri ingredienti si trasformano, se svapati di polmone: sembra addirittura un aroma del tutto diverso! Un po' di cioccolata al latte si continua a percepire, ma la nocciola scompare, come gran parte della burrosità, e vengono sostituiti da un accenno di mandorla, che in effetti avevo percepito nell'odore dell'aroma concentrato, ma non avevo rilevato allo svapo con gli atom da degustazione.
Quello che invece non sono riuscito a ritrovare nello svapo, con nessun atom, è il gusto del pistacchio, che pure nel profumo della boccetta avevo notato con una certa chiarezza (ma forse era solo una "distorsione aromatica" dovuta all'intensità del profumo). Per esclusione direi che questa nota "tabaccosa" dovrebbe essere riconducibile al pistacchio, ma in tal caso hanno usato l'aroma estratto dalla pellicina secca che si stacca prima di mangiarli... :)
Il livello complessivo di aromatizzazione non è elevato, considerato che al 12,5% su base 50/50 il gusto è ben percepibile, ma non certamente intenso, nemmeno con un atom da degustazione; anche per questo motivo, direi quindi che il Valhalla sia un aroma che "funziona" meglio con atom da tiro di guancia alimentati a mesh; sugli altri atom il gusto complessivo, per quanto sempre gradevole, risulta a mio giudizio snaturato. Se l'atom è adatto, è possibile anche adattare la temperatura di svapo ai propri gusti; a wattaggi più alti, infatti, l'aroma mantiene intatta la sua burrosità (cosa rara!), anche se la cioccolata perde un po' di spessore (normale per una cioccolata al latte) e la nocciola vira un po' sull'acidulo; il bouquet continua comunque ad essere interessante, per quanto permeato da quella nota "tabaccosa" che svia l'attenzione dagli ingredienti più dolci.
Giudizio personale: Buono.


Xena ("Albicocca, Panna montata, Latte, Vanilla custard")
Mixato al 12,5%, si nota immediatamente un eccesso di aromatizzazione sull'albicocca, che risulta troppo pungente e profumata, tanto da coprire gli altri ingredienti. Dimezzata l'aromatizzazione (6%), l'aroma risulta più svapabile, ma il bouquet rimane ostaggio dell'albicocca, che per fortuna è di buona qualità e piuttosto convincente, dolce e vellutata. Gli altri ingredienti (panna montata, latte e vanilla custard) che dovrebbero conferire note burrose e fresche al gusto complessivo, sono relegati in secondo piano: il loro gusto si avverte poco, ma riescono comunque a dare al bouquet una generale sensazione grassa che arrotonda e conferisce pienezza all'albicocca.
Segnalo che questo aroma si presta tantissimo ad essere mixato con una base fortemente sbilanciata sulla VG: 40/60, 20/80 o addirittura full-VG; la forte aromatizzazione fa di questo Xena un candidato ideale per chi si diletta con il cloud-chasing.
Giudizio personale: Buono con base tradizionale, Molto buono con base a prevalenza di VG.






Presentati in anteprima al Vapitaly 2016 solo come liquidi pronti sono oggi disponibili anche come aromi concentrati. Il formato è identico alla Norse Mith Collection: 30ml "Mix&Vape" per i premiscelati (nicotina 0, 1.5 e 3 mg/ml), 10ml per gli aromi. In entrambi i casi sono utilizzate boccette in vetro con contagocce, tappo di sicurezza e sigillo a strappo.
Le recensioni seguenti si riferiscono ai liquidi pronti, per cui non sono in grado di dare indicazioni o consigli su dosaggi e basi ideali da utilizzare; posso solo ripetere le indicazioni del produttore, che consiglia un dosaggio tra il 10% e il 15% e sottolineare che la base utilizzata nei premiscelati ha una composizione 30% PG / 70% VG.

I cinque attuali gusti di cui si compone la linea Rising Sun sono tutti decisamente complessi e per certi versi inusuali, caratterizzati da ingredienti e abbinamenti che in alcuni casi definirei arditi. Per quanto non abbia gradito, a livello personale, alcuni di questi liquidi, ritengo che l'intera linea si ponga un gradino sopra la precedente linea Norse Mith, che in confronto a questa risulta più tradizionale.
Per completezza, infine, chiarisco che l'intera linea mi è stata data in omaggio dal produttore in occasione del Vapitaly 2016.

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Le condizioni di test, per tutti i liquidi Rising Sun, sono state:  
* Nicotina: 3 mg/ml  
* Hardware utilizzato: atom "510" ibrido Cisco HH.357 short barrel da 2 ohm, in variwatt (6-11W) su eVic classica; atom eGo One Mega con testina in Ni200 da 0,2ohm su eVic-VT in modalità TC; CeraVape CVTank mini v1, con testine ceramiche e coil in kanthal da 1,2ohm.
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Hattori Hanzo ("Il Samurai: Cocco, custard, mandorle tostate e butterscotch.")
Questo è un liquido che va svapato nell'atomizzatore adatto: direi che rende meglio in tank, dove la crema e il mou risultano più morbidi; infatti, un problema di questo liquido è che la vaniglia contenuta nella crema custard tende ad essere troppo secca e speziata, quasi graffiante, e talvolta il cocco, nonostante le sue spiccate capacità di arrotondare il gusto, non riesce a smussare tutte le asperità del bouquet. Arrivo anche a pensare che forse il liquido da me testato, essendo quello presentato in anteprima al Vapitaly, sia un po' troppo "fresco" e magari dovrebbe maturare un altro paio di settimane.
Ma a parte il problema relativo alla spigolosità della vaniglia, che nell'immediato si può risolvere tenendo bassi i wattaggi, questo liquido ha un buon gusto cremoso, completo, rotondo, soprattutto grazie alla gradevolissima componente di cocco, accuratamente dosata per non risultare troppo presente, pur garantendo una sensazione grassa e vellutata al palato. Le mandorle e il butterscotch non sono molto riconoscibili, sono tenui e tendono a rimanere in ombra dietro al braccio di ferro tra vaniglia e cocco.
Giudizio personale: BUONO.


Hiryu ("Il Dragone: Crema di nocciola, cacao, custard ed amaretto.")
Non saprei dire esattamente perché, ma questo liquido --che sulla carta dovrebbe essere ottimo-- mi ha invece lasciato un po' indifferente. In parte dipende dal fatto che l'amaretto tende a prevalere un po' troppo: complessivamente non è dosato in modo eccessivo, ma ciò nonostante gli altri ingredienti rimangono nella sua ombra e non si fanno assaporare pienamente. Riesco solo ad intuire la presenza del cacao e della nocciola, ma non riesco a percepirne distintamente il gusto; mentre la crema custard non è particolarmente burrosa (probabilmente perché non "aiutata" dal diacetile) e cede il passo di fronte alla spigolosità della mandorla amara.
Nel complesso mi sembra un buon aroma, caratterizzato come gli altri della linea da una interessante ricerca di abbinamenti nuovi; però forse si potrebbe bilanciare leggermente meglio gli ingredienti: non riducendo l'amaretto (che mi sembra perfetto così com'è), ma potenziando leggermente custard e cacao.
Giudizio personale: DISCRETO.


Kirin ("La Tigre: Ciambella fritta con glassatura alla banana.")
Un gustoso mix che ruota intorno alla banana. E' dolce, ma si avverte qualche ingrediente che (opportunamente) modera la dolcezza della banana: è un gusto che risulta un po' acidulo in aspirazione e si trasforma in un leggero sentore alcoolico in esalazione. Il tutto è legato da un delicato gusto di pastella: non è come la pasta da forno, non ha note "crust", è più delicata e neutra, come sapore. Non mi aspettavo, sinceramente, di percepire anche il gusto della frittura, che infatti non rilevo nel mix.
Se si può muovere una critica a questo mix è che fa troppo affidamento sulla banana: è vero che questo è un gusto che tende ad essere totalizzante e a coprire gli altri ingredienti, ma forse si sarebbe potuto bilanciare meglio i vari ingredienti per lasciare più spazio agli aromi di contorno, che ora come ora si percepiscono solo concentrandosi e prestando attenzione ai dettagli, durante lo svapo. Con l'ulteriore conseguenza che se la banana non è nelle corde del vaper (come succede a me), il giudizio complessivo non può essere che tiepidamente positivo; mentre gli appassionati di banana certamente apprezzeranno questo liquido più di me. 
Giudizio personale: DISCRETO.


Sayuri ("La Gheisha: Tea nero, liquirizia, miele e limone.")
Questo liquido è caratterizzato da un equilibrio accurato tra  ingredienti che rendono in modo diverso a seconda del tipo di atom e della temperatura di svapo. Un tiro più contrastato e fresco favorisce la liquirizia e il miele, mentre su atom più ariosi e caldi tende a prevalere la nota aromatica del tè nero e la punta asprigna del limone (che è rappresentato più dalla buccia che dal succo). Ma sottolineo che la prevalenza è relativa, perché in qualunque condizione tutti gli ingredienti sono sempre ben riconoscibili; fa eccezione solo il té nero, che apparentemente rimane un po' in ombra durante lo svapo, ma in effetti costituisce una presenza costante, una solida base su cui è costruito il castello aromatico: è lì quando arriva l'assalto delle note dolci ed aromatiche degli altri ingredienti, ed è sempre lì quando tutti gli altri sapori, dopo l'esalazione, sono ormai scomparsi.
L'accostamento tra gli ingredienti è raffinato e pregevole, anche se ovviamente devono incontrare il gusto personale (io per es. non amo particolarmente liquirizia e miele). Tutti gli ingredienti risultano realistici e gustosi; solo sul limone ho qualche perplessità, risultando al mio palato un po' artificioso; ma non riesce comunque a rovinare il bouquet o a rendere meno piacevole lo svapo. 
Giudizio personale: MOLTO BUONO.


Shinobi ("Il Ninja: Papaya, lime, fico d'india e zucchero.")
La generosa dose di zucchero che caratterizza questo liquido ha l'ingrato compito (svolto peraltro ottimamente) di addolcire un mix strano, inusuale, per certi versi un po' spigoloso. Il bouquet è infatti caratterizzato da una nota "vegetale" molto presente, riconducibile in parte al fico d'india (come se non fosse completamente maturo) e in parte alla papaya; durante l'inalazione e l'esalazione si fa notare anche il gusto amarognolo e agrumato della buccia di lime (che domina anche la persistenza dopo l'esalazione). Si crea quindi un contrasto tra le componenti "nitide" e la dolcezza dello zucchero, che sulle prime lascia un po' spiazzati, ma poi cattura il vaper con la sua complessità e la sua ricercata esoticità. Suggerisco di non esagerare con la temperatura, se si vuole godere completamente di tutte le sfaccettature d questo liquido. Chiarisco comunque che ad alte temperature il gusto non è peggiore: è solo diverso, più omogeneo e dolce, e può senz'altro trovare molti estimatori, sebbene personalmente ritenga che la forza di questo liquido risieda proprio nelle ricercate dissonanze aromatiche che si evidenziano solo a temperature più fresche.
Nel complesso, devo dire che questo liquido complicato e originalissimo mi ha colpito a tradimento: all'inizio mi ha spiazzato, poi mi ha incuriosito, e quando gli ho dato una chance, mi ha catturato... come un abile Ninja!
Giudizio personale: OTTIMO.


Shinobi Dark ("Attenzione! Il ninja è veramente arrabbiato! Il latakia smorza il suo carattere fondendosi con una bilanciata miscela di Burley, Papaya e Fico d'India.")
La schiera dei Ninja si arricchisce del quarto membro, il più malvagio! Devo dire che lo Shinobi mi spiazza sempre, sulle prime, e poi, quasi subdolamente, mi cattura. Chi conosce e apprezza lo Shinobi classico rimarrà inizialmente perplesso, perché la prima impressione è che il Dark sia un liquido completamente diverso. Ma superato il primo momento di sorpresa ci si rende conto che invece gli ingredienti di base ci sono tutti: si ritrova il dolce dello zucchero di canna, il gusto esotico della papaya e soprattutto il sapore fresco e vegetale del fico d'india. Però il bouquet complessivo è profondamente influenzato da una spiccata componente tabaccosa, scura e secca, che caratterizza in modo netto il gusto finale. Il produttore assicura che si tratta di estratti naturali di tabacchi Latakia e Burley. Ma questi estratti, probabilmente per ridurre al massimo le incrostazioni sulla coil, sono molto filtrati, per cui la resa allo svapo è meno naturale e tabaccosa, rispetto ai più noti macerati di Latakia e Burley presenti sul mercato.
La filtrazione aggressiva, a mio avviso, in molti casi rovina la resa allo svapo, ed io per primo ho criticato alcuni produttori che hanno fatto questa scelta produttiva (Bandz, Suprem-e e altri). Ma nel caso dello Shinobi Dark questa scelta produttiva e aromatica è assolutamente vincente, perché la componente tabaccosa, proprio grazie alla sua limitata "naturalezza", si lega perfettamente alla componente fruttata, creando una sinergia aromatica travolgente e sorprendente. Il risultato finale è un gusto decisamente "tabaccoso", tendenzialmente amarostico e affumicato, ma ingentilito dalle note più fresche e dolci della componente fruttata. Il sapore è intenso, sfaccettato, e assalta le papille da più fronti. Curiosamente, il bouquet risulta più dolce e fruttato ad alte temperature, anche se ci si aspetterebbe il contrario: un altro subdolo trucco del Ninja per coglierci di sorpresa!
Giudizio personale: OTTIMO.


Shinobi Ice ("Il gusto della papaya , del fico d'india , il lime e lo zucchero incontrano la menta , creando un liquido perfetto per l'estate.")
Per forza di cose, questa sarà una recensione "comparativa": poiché lo Shinobi Ice nasce come "variazione sul tema" dello Shinobi classico, è importante leggere prima la recensione di quest'ultimo, per avere un'idea precisa di questo liquido.
La descrizione ufficiale lo descrive come un liquido nato specificamente per l'estate, ma sinceramente non sono d'accordo: la complessità aromatica, la stratificazione del bouquet, la spiccata dolcezza e la componente fresca piuttosto moderata fanno dello Shinobi Ice un liquido perfetto per tutto l'anno.
L'elemento nuovo della versione "Ice" rispetto al liquido classico è la menta: una menta aromatica, tendenzialmente dolce (richiama un po' le gomme Brooklyn), caratterizzata da una punta fredda piuttosto delicata, non invasiva, decisamente diversa da qualunque liquido malese o europeo sàturi di un qualche tipo di Koolada. L'inserimento della menta in un bouquet già di per sé molto complesso ha indotto gli aromatieri, da quello che posso avvertire allo svapo, a riequilibrare i vari ingredienti; il risultato finale è uno Shinobi diverso, più rotondo e morbido dell'originale, in cui le dissonanze aromatiche iniziali si stemperano in una generale dolcezza quasi "pasticcera".
Anche l'aromatizzazione complessiva sembra più intensa. Io ho avuto a disposizione, per i miei test, il liquido pronto, miscelato secondo le indicazioni del produttore (20ml di liquido a zero + 10ml di base con nicotina); ciò nonostante, l'intensità del gusto è tale da suggerire una diluizione maggiore: ai 20ml di liquido a zero si possono aggiungere tranquillamente due o tre flaconcini di base neutra, senza che l'esperienza di svapo ne risulti sminuita (anzi, la minore intensità di gusto permette di assaporare meglio le varie componenti).
Nel complesso, comunque, confesso che -- per quanto abbia una spiccata passione per i fruttati freschi -- lo Shinobi Ice mi è piaciuto leggermente meno dell'originale, che al mio palato risulta più origine e sorprendente.
Giudizio personale: MOLTO BUONO.






La serie Tortuga Bay ha rappresentato la novità portata da Valkiria al Vapitaly 2017. Sono attualmente disponibili solo come liquidi pronti, nella formula "Mix'n'Vape", sempre con nicotina 0, 1.5 e 3 mg/ml. Le recensioni seguenti si riferiscono appunto ai liquidi pronti, considerato che attualmente non sono disponibili i relativi aromi concentrati.

I tre gusti della linea Tortuga Bay si caratterizzano, in varia misura, per la presenza di un ingrediente spiccatamente dolce, che già era stato utilizzato per alcuni liquidi della serie Rising Sun, ed in particolare lo Shinobi. A questa componente dolce si accompagnano a seconda dei casi, ingredienti fruttati o anche cremosi, senza però che i liquidi possano essere definiti propriamente "cremosi": l'azienda, fedele al principio di non voler utilizzare diacetile o altre sostanze potenzialmente rischiose, non ricerca evidentemente la grassa burrosità di tanti aromi cremosi in circolazione, ma si affida ad un abile abbinamento degli ingredienti che garantisca comunque un'elevata soddisfazione di svapo.

La composizione del liquido è analoga a quella delle altre linee: 70% VG e 30% PG, per cui sono destinati ad essere svapati con dripper o altro hardware che gestisca correttamente liquidi piuttosto densi.
Per completezza, infine, chiarisco che l'intera linea mi è stata data in omaggio dal produttore in occasione del Vapitaly 2017.


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Anne Bonnie ("Cioccolato bianco, Marshmallow e Graham Crackers.")

Al Vapitaly, durante il veloce test allo stand della Valkiria, non avevo notato la componente di cioccolato; la ragione è che è un gusto che si rivela pian piano, c'è e non c'è, magari non si sente sulla lingua ma poi lo si avverte più nettamente nell'esalazione e nel profumo del vapore. In realtà, il sapore del cioccolato bianco rivela pienamente la sua burrosità solo a wattaggi bassi: a temperature più calde rimane buono ma tende ad assomigliare più a un buon cacao in polvere e lascia in bocca una piacevole persistenza amarostica. La componente dolce, immancabile nell'intera linea Tortuga Bay, è qui affidata al marshmallow, che però non riesce ad emergere chiaramente come tale, in quanto la componente zuccherina copre le note bruciacchiate che normalmente caratterizzano questo dolcetto (tradizionalmente arrostito al fuoco). Ma forse l'intento dell'aromatiere era di riprodurre il marshmallow puro e semplice, ed in tal caso si spiega il gusto lineare e zuccherino di questo liquido. Il Graham Cracker, infine, sembra che non ci sia affatto; ma è giusto che sia così, il Graham Cracker non deve essere avvertito singolarmente, deve solo conferire corposità e spessore al bouquet senza farsi notare. E fa il suo lavoro egregiamente, perché il gusto complessivo è pieno e corposo, e questo risultato non lo si potrebbe raggiungere semplicemente con il cioccolato e lo zucchero, che sono aromi notoriamente carenti proprio nelle note di cuore. Decisamente un bell'esercizio di stile aromatico.
Giudizio personale: OTTIMO.



The Flying Dutchman ("Meringa e Lime.")


Il lime è realistico ed intenso, quasi frizzante, con accenti amarostici ed asprigni, e sgomita per imporsi sugli altri ingredienti. La spiccata dolcezza della meringa, anche qui aiutata da quella componente zuccherina che fa da fil-rouge in tutta la Tortuga Bay Collection, fa del suo meglio per tenere sottomesso il lime ai suoi piedi, ma senza riuscirci più di tanto. L'intensità del lime è travolgente, e caratterizza in modo netto il bouquet complessivo. La meringa, infatti, è un po' vittima della sua stessa dolcezza, perché non si avverte quella componente bruciacchiata che normalmente si riscontra nelle meringhe (e che avrebbe aiutato a renderla più identificabile rispetto al lime) e si riduce quindi ad una forte presenza semplicemente dolce. Suggerisco di evitare i setup in dual coil, perché il lime tende a diventare veramente troppo intenso e graffiante, causando una sgradevole "distorsione aromatica" che fa perdere di naturalezza al gusto.
Giudizio personale: DISCRETO.




Tortuga - The Treasure Island ("Mango, Custard e Zucchero.")


La componente zuccherina la si riconosce subito: è lo stesso zucchero dolce e nitido che viene usato anche nello Shinobi (il Ninja); ma mentre nello Shinobi serviva per contrastare gli accenti un po' aspri e spigolosi degli altri ingredienti, qui si allea e dà manforte al mango e alla crema custard presenti nella ricetta. Il mango dà un tono fruttato, forse non è immediatamente riconoscibile come mango (mi sembra un po' sovradosato, ma dipende molto dal wattaggio), ma è comunque l'ingrediente che dà l'imprinting all'intero bouquet. La custard rimane un ingrediente di supporto e conferisce una nota burrosa che permane sul palato e nel naso anche (soprattutto) dopo l'esalazione. Le tre componenti, fruttata, cremosa e dolce vorrebbero forse fondersi meglio in un unicum aromatico, ma non è facile trovare un buon punto di equilibrio. A temperature più alte si dà una spinta in più alla custard, ma il mango perde di definizione e diventa spigoloso; invece a temperature più basse il mango risulta più naturale ma la custard perde di burrosità ed incisività. Lo zucchero, dal canto suo, è sempre piacevolmente presente, incurante della maggiore o minore corrente che scorre nella coil. Comunque, giocando un po' sui watt, alla fine si riesce a trovare lo sweet spot, e a quel punto non rimane che fare tanti dolcissimi nuvoloni!
Giudizio personale: MOLTO BUONO.

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